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“Per comunicare la sostenibilità ambientale la migliore chiave è l’ironia”

Intervista a Frank Gramuglia, content creator da 3 milioni di follower e uno dei volti della campagna social #SenzaFiltri, promossa da Erion Care per sensibilizzare e informare i cittadini sugli impatti del littering dei mozziconi

“Sono Frank Gramuglia, faccio il content creator perché non volevo lavorare”. Si presenta con l’ironia che lo ha reso famoso e grazie alla quale oggi è uno dei personaggi della Rete più famosi, seguiti e condivisi in Italia. Frank Gramuglia, oltre 3 milioni di follower tra Instagram, Facebook e YouTube, è uno dei volti della campagna social #SenzaFiltri, promossa da Erion Care, il Consorzio del Sistema Erion dedicato al contrasto del littering dei mozziconi. Obiettivo dell’iniziativa è quella di sensibilizzare e informare i cittadini rispetto gli impatti ambientali e sociali derivanti dall’abbandono nell’ambiente dei prodotti del tabacco. “Sono contento di essere stato chiamato da Erion per questa campagna perché almeno oltre a lavorare in ufficio faccio passare anche un messaggio positivo” ha raccontato Frank in questa sua divertente intervista a ErioNews.

 

Per tutelare l’ambiente non sarebbe meglio tenere le persone rinchiuse in ufficio? Così non lasciano in giro mozziconi.

Per tutelare l’ambiente bisognerebbe proprio eliminare le persone, non rinchiuderle in ufficio perché stiamo combinando un disastro. Ormai è chiaro che non rappresentiamo più la specie più evoluta del pianeta anzi, se continuiamo così, rischiamo di autodistruggerci e, quindi, diventare la specie durata meno nella storia della Terra. Purtroppo, però, non possiamo eliminare le persone dal momento che l’omicidio è punito con la reclusione e quindi boh io piuttosto che essere rinchiuso in ufficio preferirei essere rinchiuso a casa mia. Bello tranquillo a non fare niente e se non fai niente non inquini, eh. Quindi è perfetto.

Quando si parla di sostenibilità si fa spesso riferimento alla necessità di sensibilizzare i consumatori. Non potendoli minacciare di licenziamento, qual è il modo migliore a tuo avviso per convincerli a fare la cosa giusta?

Ti dico una cosa utopica: ci vorrebbero premi per chi sta attento all’ambiente e sanzioni per chi ignora questa tematica. È la stessa cosa che dovrebbe accadere nel mondo del lavoro: se non esiste alcuna riconoscenza per quelli che lavorano bene e nessuna ripercussione negativa per quelli che lavorano male, non ci sarà mai nessuna motivazione a fare meglio e quindi a far crescere l’azienda. Perché il pensiero della gente è questo: se io che mi sbatto vengo pagato come te che non fai nulla, allora mi metto a non fare nulla anch’io. Se a me che butto una carta dal finestrino non mi succede niente, come a te che la lasci in macchina e la butti quando c’è un cestino, se non sono sensibile al tema ambientale me ne sbatto. E questo è un problema sia per le aziende che per l’ambiente.

Un content creator che con l’arma dell’ironia accende la riflessione sulle condizioni del mondo del lavoro che consigli si sente di dare a chi comunica la sostenibilità ambientale?

Per me la migliore chiave per comunicare qualsiasi cosa è sempre l’ironia, ma facendo passare un messaggio importante nel sottotesto. Siamo bombardati costantemente da contenuti, video e pubblicità. Quali sono quelli che ci rimangono in mente? Quelli che ci hanno fatto ridere e lasciato qualcosa? Penso sia necessario non fare terrorismo psicologico, ma diffondere un bel messaggio ironico che faccia riflettere e non sia fine a se stesso. Se mi assumete vi spiego bene nel concreto come si fa.

 

Guarda il reel di Frank Gramuglia per #SenzaFiltri