Rifiuti dei prodotti del
tabacco con filtri

Viene considerato mozzicone ciò che resta di un prodotto del tabacco dopo il suo utilizzo. È importante sottolineare che quando si parla di filtri (intesi come rifiuti) dei prodotti del tabacco non si fa riferimento solo ai filtri delle sigarette tradizionali e dei sigaretti, ma anche a quelli per il tabacco trinciato e a quelli del tabacco riscaldato.

Nel caso del tabacco combusto, ogni mozzicone è composto dal filtro, composto a sua volta da acetato di cellulosa, il quale filtra le sostanze prodotte (residui, nicotina, monossido di carbonio) e aiuta il fumatore a maneggiare e a spegnere la sigaretta, e inoltre da carta, resti di tabacco non combusto, cenere e altri derivati della combustione.

Nel caso del tabacco riscaldato, i filtri degli stick sono realizzati con bioplastiche (acetato di cellulosa e/o acido poliattico) con la funzione di abbassare la temperatura del vapore, in modo da renderlo adatto all’inalazione. Non essendoci combustione, non sono presenti né cenere né altri residui di fumo.

Entrambi i tipi di filtri, sia quelli utilizzati nei prodotti del tabacco combusto, sia quelli dei prodotti del tabacco riscaldato se gestiti impropriamente, possono causare danni all’ambiente.

Dal contrasto al littering nasce la Direttiva europea 2019/904/UE sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente” (c.d. Direttiva SUP), attuata in Italia con Decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196, che ha introdotto delle misure specifiche su alcune tipologie di rifiuti, tra cui quelli generati dai prodotti del tabacco con filtri e dai filtri commercializzati in combinazione con i prodotti del tabacco, al fine di combatterne la dispersione nell’ambiente.

 

Tali misure implicano la responsabilità economica dei Produttori, i quali sono tenuti, con riferimento a questa specifica tipologia di rifiuti, a finanziare:

  • attività di sensibilizzazione per contrastarne l’abbandono;
  • la pulizia del suolo;
  • la raccolta (compresa la fornitura dei contenitori) e il successivo trasporto agli impianti di trattamento;
  • il trattamento;
  • la raccolta e la comunicazione dei dati sul funzionamento del sistema EPR.

Dal punto di vista operativo, per ottemperare a tale responsabilità, Erion Care punta a definire un Accordo nazionale con le associazioni dei Comuni e delle società di gestione dei rifiuti urbani. L’Accordo servirà a stabilire le condizioni e le modalità con cui il Consorzio, per conto dei propri Soci, contribuirà, in un’ottica di corresponsabilità e collaborazione con gli altri soggetti della filiera, ai costi efficienti di rimozione, trasporto e trattamento dei rifiuti di prodotti del tabacco sostenuti dagli Enti locali, così come alle campagne di sensibilizzazione per evitare la dispersione di questi rifiuti.

 

Le categorie di prodotti oggetto di EPR

I prodotti del tabacco con filtri o filtri commercializzati in combinazione con prodotti del tabacco contenenti acetato di cellulosa sono considerati un polimero naturale modificato chimicamente e rientrano nell’ambito di applicazione del Decreto SUP se soddisfano alcune condizioni, ossia: essere monouso e/o contenere un filtro contenente plastica monouso.

Esempi di prodotti del tabacco interessati:

  • Le sigarette e i sigari con filtro.
  • Gli stick di tabacco utilizzabili con gli appositi dispositivi elettronici (*).
  • I filtri monouso separati (da utilizzare per arrotolare il tabacco).

 

* I dispositivi elettronici sono soggetti, per quanto riguarda la gestione del loro fine vita, alla normativa sui RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) – visita in proposito il sito di Erion WEEE.

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